Dai luoghi che curano alla cura dei luoghi: un itinerario esperienziale nel turismo delle radici

Il turismo post-moderno è caratterizzato dal ritorno della soggettività nella scelta della destinazione turistica. Se il turismo di massa impose modelli e pratiche di consumo standardizzate con un impatto sempre più crescente sugli equilibri territoriali, negli ultimi anni si è assistito al crescere di una nicchia di turisti i quali vanno alla ricerca di una esperienza turistica che soddisfi i propri particolari bisogni , che li metta in contatto con il genius loci della destinazione turistica, non solo contemplando il bene culturale ma anche interagendo con esso, coinvolgendo il più possibile l’esperienza sensoriale. Tale turista, che ama definirsi viaggiatore e non turista per non identificarsi con un turismo di massa distratto e superficiale, ricerca in questa pratica turistica, che viene definita esperienziale, la riduzione dello stress, l’effetto rigenerativo del contesto naturale, e l’esperienza ottimale in accordo con le teorie di Ulrich (1983) , Kaplan (1993) e M. Csikszentmihalyi, (1990). Per soddisfare tale desiderio turistico, spesso oggi sempre più un bisogno, il marketing turistico ed il marketing territoriale chiedono al territorio di mettersi in scena accogliendo il turista esperienziale su un palcoscenico che deve garantire l’autenticità dell’esperienza , ad un numero sempre più crescente di turisti. Se questo può essere utile come leva di sviluppo economico per quelle piccole comunità e borghi fuori dal main stream turistico, e spesso in fase di un preoccupante declino demografico, dall’altro il flusso turistico non governato rischia di portare ad una inevitabile crisi nella percezione e relazione tra residente e turista. Se è evidente il legame che l’individuo instaura con un luogo che gli procura benessere psicofisico, risulta indispensabile una governance sostenibile del fenomeno turistico da parte tutti gli attori e portatori di interesse, affinché tale destinazione turistica continui ad esercitare attrattività. Analizzeremo un caso di studio del Turismo delle Radici , ovvero il desiderio di coloro di discendenza italiana residenti all’estero di viaggiare in Italia alla scoperta delle proprie origini.