Paesaggi sensibili paesaggi sentiti: percezioni e rappresentazioni per la comprensiore del paesaggio

TitlePaesaggi sensibili paesaggi sentiti: percezioni e rappresentazioni per la comprensiore del paesaggio
Publication TypeJournal Article
Year of Publication2016
AuthorsGasparella, L.
JournalTurismo e Psicologia
VolumePubblicazione 2016
Issue1
Pagination3-12
Date Published07/2016
PublisherPadova University Press
Place PublishedPadova, IT
Keywordscomunicazione del paesaggio, percezione aptica, percezione visiva, rappresentazione del paesaggio
Abstract

ITA: La tendenza attuale a tralasciare gli aspetti legati alla produzione dei luoghi e del paesaggio per fermarsi sull'elemento più evidente, la loro immagine, deriva da un sistema che basa la propria economia sul consumo anche culturale del paesaggio e che, spesso, indirizza anche le azioni di tutela al mantenimento di una configurazione alla quale viene associata un presunto valore, contribuendo, tuttavia, più alla costruzione di una scenografia artificiale che alla reale salvaguardia dei luoghi. Portato alle estreme conseguenze questo atteggiamento si rivela pienamente nella dicotomia tra immagine promozionale del paesaggio e realtà. Il paradosso di molte pubblicità turistiche è che l’idealizzazione sulla quale sono costruite ha raggiunto un tale grado di perfezionamento che non è possibile ritrovare nella realtà, quello che esse mostrano. In questo modo, il rapporto di reciproco scambio che immaginazione e realtà intrattengono si interrompe. L'immagine, quindi, non è più l’elemento che consente di nominare e configurare l’esperienza della realtà, ma il prodotto di una strategia comunicativa che ha impresso, inoltre, un'accelerazione in direzione dell’immaginario digitale, non considerando né i sistemi ecologici né quelli sistemi simbolici possono essere sostituiti con i sistemi tecnici, poiché la realtà umana, come affermato da Augustin Berque è, e deve rimanere, una combinazione di tutti e tre.

ENG: The main current trend to linger on most obvious element of places and landscapes, their image, is  caused by overlooking aspects related to their construction. It comes from an economic system based on the consumption, also cultural, of landscape that often directs many preservation actions to maintaining a defined configuration to which is associated a presumed value. However, it brings more to the construction of an artificial setting than to the actual preservation of the sites. This attitude is fully revealed in the dichotomy between promotional image of landscape and reality. Based on a series of snapshots, the paradox of many tourist advertising is that the idealization that they are built is so hight that you cannot find in fact, what they show. In this way the relationship of mutual exchange that imagination and reality entertain is interrupted. The image is no longer the element that allows you to appoint and define the experience of reality, but the product of a communicative strategy that has impressed, also, an acceleration in the direction of digital imagery. However, ecological systems and symbolic systems, cannot be replaced with technical systems, because the human reality, as stated by Augustin Berque is, and must remain, a combination of all three.

 

URLhttp://turismoepsicologia.padovauniversitypress.it/2016/1/2
Paper: