Iconografie e riflessioni sulla paternità

Abstract

Nella tradizione del mondo occidentale, il padre ha sempre svolto un ruolo marginale riguardo alla gravidanza, al parto, alla perinatalità. L’assenza del padre è testimoniata anche dalla scarsa produzione iconografica. E’ soprattutto intorno al Seicento che si osservano dipinti che raffigurano un padre accogliente, premuroso, specialmente attraverso le opere di Guido Reni. Il pittore bolognese evidenzia l’interazione affettiva fra padre e figlio, caratterizzata da gesti di accudimento e di curiosità, da un intenso e tenero sguardo reciproco. L’arte iconografica riflette la cultura di una comunità sociale, spesso ne anticipa i cambiamenti. Relativamente alla paternità, negli ultimi anni gli atteggiamenti generali, in molte realtà, si sono modificati. Sempre più uomini partecipano ai corsi di psicoprofilassi al parto, all’evento-nascita, all’accudimento del neonato, in termini di alimentazione artificiale, igiene, oltre che di tempo trascorso insieme. Le nuove esigenze della coppia genitoriale, anche adottiva o affidataria, sono state supportate pure in Italia sul piano legislativo. Sono numerosi i riferimenti al ruolo, alla presenza, al significato della paternità sia nella letteratura classica che in quella scientifica. Ricordiamo in particolare le considerazioni e le analisi di Freud, Bowlby e Winnicott, gli studi e le esperienze della Montessori. Le nuove produzioni artistiche sulla paternità sembrano accompagnare e sostenere i mutamenti di ruolo della coppia e del rapporto genitore-figlio.

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Cristini C., Porro A., Della Vedova A. M., Margiotta M. (2014) "Iconografie e riflessioni sulla paternità " Turismo e Psicologia, Pubblicazione 2014(2), 207-213. DOI:  
Year of Publication
2014
Journal
Turismo e Psicologia
Volume
Pubblicazione 2014
Issue Number
2
Start Page
207
Last Page
213
Date Published
12/2014
ISSN Number
2240-0443
Serial Article Number
18
Issue
Section
Articles